AVISSU
A BRUCIARI TUTTI QUANTI
di Doriana Goracci
da SOCIALPRESS
C’è
bisogno di tradurre? FUOCO in Italia, in Grecia PUR.
"Tragedia nazionale" italiana e greca, chi vuole si aggiunga a queste
catastrofi, c’è posto per i drammi.
Il "facciamo un falò" sulla spiaggia, ai margini del bosco,
è diventato pericoloso cattivo mortale come l’amore che se fatto
senza ragionare, prendendo precauzioni, può finire male, assai male.
Come sempre, cerchiamo di comportarci bene alle notizie di queste catastrofi,
ci vengono in mente certe sbadatezze, come la cicca buttata dal finestrino,
l’erba secca da eliminare, la brace con il vento... cerchiamo una spiegazione,
non la troviamo o se la troviamo, la conclusione ci fa ancora più paura
(ce l’ho anch’io l’ansia... mia figlia è nel Peloponneso...)
Gli incendi
dolosi non sono più reati commessi contro boschi e foreste, ma delitti
premeditati contro persone ignote per mani ignote con punizioni ignote in
quanto ignoti rimangono i terroristi degli ultimi anni, neroni più
deficenti di Nerone.
Forse dobbiamo dire "brucia governo ladro!" anzichè "piove
governo ladro!"? Tanto ladro rimane uguale in tutti e due i casi... Ci
sono donne piromani?
Alla prima
domanda riporto una notizia del Corriere della Sera datata 18 agosto 2003,
governo e ministri diversi, vi sembrerà di oggi:
“Pisanu
ha chiesto il riordino del catasto dei terreni bruciati allo Stato, ancora
fiamme in tutta Italia Roghi nel Lazio, in Umbria, Friuli, Toscana e Sicilia.
Il ministro: rivedere la legge sulle competenze per lo spegnimento. L’Italia
è ancora minacciata dagli incendi, anche se i roghi sono di minore
ampiezza rispetto a quelli dei giorni scorsi. Le fiamme hanno colpito ancora
in Lazio, Umbria, Friuli, Toscana, Sicilia, Abruzzo, Campania, Puglia ed Emilia
Romagna.”
Alla seconda
domanda retorica, una" rinfrescata" storica, che fà pure
rima...
Dal 1384
a Milano, al 1646 a Monthéliard in Francia, il numero delle donne bruciate
sui roghi d’Europa dall’Inquisizione cattolica papale è
stimato dagli storici sulla cifra di circa 70mila. Papa Pio V° fu uno
di quei fuochisti che, come disse il poeta Aonio Paleario condannato al rogo
per aver scritto i seguenti versi contro di lui («Quasi che fosse inverno,
brucia cristiani Pio siccome legna per avvezzarsi al fuoco dell’inferno»),
ha attizzato i fuochi delle donne bruciate sui roghi come streghe. Karol Wojtyla,
lo ha innalzato tra i Santi.
A proposito
di riordino del catasto, leggo da un blog: "se il legislatore volesse
davvero diminuire gli incendi, dovrebbe togliere dalla legge attuale le clausole
che prevedono la inedificabilità delle zone bruciate SOLO se l’incendio
è stato iscritto dal comune in apposito ’catasto’. Quasi
nessun comune, infatti, fa queste iscrizioni, per cui di fatto la inedificabilità
è inapplicata, e chi incendia per poi costruire nelle zone bruciate
sa che poi normalmente non troverà ostacoli..." Capito?
Il fuoco
ha una forza enorme, abbagliante e illuminante. Il fuoco riscalda le notti
gelate. Ma le notti di questa Europa in fiamme sono calde, bollenti, accese
da follie che fanno dire: "Avissu a bruciari tutti quanti" per avere
di più, per la robba, per il possesso della terra e non c’è
pioggia che rinfranchi.
Accendi una candela, una speranza? Bossi ha detto che non si scherza con il
fuoco.
Spegni la luce: è meglio il buio.
Clic.
Doriana Goracci