NUCLEARE, 4 REGIONI IMPUGNANO LEGGE SUI SITI
Roma,
21 SET (Velino) - Greenpeace, Legambiente e Wwf "accolgono con soddisfazione
l'iniziativa delle Regioni Calabria, Toscana, Liguria e Piemonte che hanno
impugnato di fronte alla Corte Costituzionale la Legge 99/2009 con cui il
Governo cerca di far tornare l'Italia nell'errore nucleare scavalcando le
competenze delle Regioni e la volonta' dei cittadini residenti. Le associazioni
si augurano che tale esempio venga seguito anche dalle altre Regioni. Dopo
il primo annuncio della Regione Calabria, con la scelta anti-nucleare del
Presidente Agazio Loiero, su proposta dell'Assessore all'Ambiente Silvio Greco,
anche le Regioni Toscana, Liguria e Piemonte hanno comunicato di aver presentato
ricorso alla Corte Costituzionale. La delega nucleare al Governo prevista
dalla Legge 99/2009 - prosegue la nota - mette fuori gioco le Regioni sulla
localizzazione degli impianti nucleari per la produzione dell'energia elettrica,
sugli impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo
smantellamento degli impianti nucleari, in contrasto con quanto stabilito
dal Titolo V della Costituzione sui poteri concorrenti delle Regioni in materia
di Governo del territorio e sul rispetto del principio di leale collaborazione.,
In base a questa valutazione, Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia,
con una lettera dell'11 settembre scorso inviata ai Governatori e a tutti
gli assessori competenti, hanno chiesto l'impugnazione di fronte alla Corte
Costituzionale della norma contenuta nella legge 99/2009".
"Il fatto e' particolarmente grave perche' si vuole cosi' scavalcare
completamente non solo le Regioni ma anche gli enti locali per localizzare
impianti e aree, equiparate ad aree militarizzate, gestite da privati - aggiungono
le associazioni -. Nei criteri e nei principi che improntano la delega al
Governo infatti, rilevano gli ambientalisti, l'intesa con la Conferenza Unificata,
a cui partecipano le Regioni e gli enti locali, e' chiesta solo per la costruzione
e l'esercizio degli impianti e non per la localizzazione che viene quindi
avocata al solo Governo. Gli ambientalisti nella loro lettera agli amministratori
regionali citano, a sostegno dell'impugnazione, almeno quattro sentenze della
Corte Costituzionale (Sentenze n. 242, 285 e 383 del 2005 e n. 247 del 2006)
in cui si ribadisce l'ineludibilita' delle intese tra Governo e Regioni quale
pieno riconoscimento della funzione amministrativa delle Regioni su materie
in cui queste esercitano il loro potere legislativo concorrente".
Econews.it 13 SET 09