BoTTIGLIE IN PLASTICA PER COSTRUIRE CASE SOSTENIBILI

Dalla Bolivia: 22-03-10

Un avvocato che quasi per caso si ritrova a essere un architetto ecologico e solidale verso i più poveri. È la storia di Ingrid Vaca Diez che da sola si è inventata una nuova attività: costruire case usando bottiglie in plastica e altri materiali in disuso. Da 7 anni offre alle famiglie più povere della Bolivia la possibilità di avere un’abitazione a basso impatto ambientale. Con il suo metodo creativo sono già stati realizzati sei alloggi nella sua città, Santa Cruz de la Sierra, e dopo aver presentato il progetto in Uruguay, passerà a costruire la sua prima casa in Argentina nella città di Roldan, in provincia di Santa Fe. A maggio, invece, è stata invitata a recarsi ad Haiti per mostrare il suo metodo, e aiutare così a ricostruire il Paese distrutto dal terremoto.
La sua iniziativa è nata per pura casualità. La sua vicina di casa raccoglieva bottiglie in plastica, ne aveva talmente tante da costruire, appunto, una casa. Con 36.000 contenitori vuoti, riempiti con materiale di scarto, carta, sacchetti in plastica, sabbia e terra, si ottiene un edificio di 170 metri quadrati. Una volta piene le bottiglie pesano circa 3,6 chili e sono utili per erigere muri unendo calce e cemento. Anche l’intonaco è totalmente sostenibile, Ingrid usa una miscela di latte in polvere scaduto, feci di cavallo, olio di lino e melassa di canna da zucchero. E per rialzare i piani, dei pneumatici tagliati.
In 15 giorni è possibile già arredare il tutto, grazie all’aiuto degli abitanti del villaggio che partecipano ai lavori. Insomma un progetto non solo ecologico perché fatto da materiali che altrimenti andrebbero a inquinare il nostro Pianeta, ma anche sociale perché promuove la solidarietà e i legami all’interno delle piccole comunità e consente ai più poveri di avere una dimora.

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